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Una partita di baseball è, come in tutti gli sport ma forse ancora di più che in tutti gli altri sport, un incrocio di vite, speranze, intenzioni, illusioni, ansie... specie se a giocarsi la serie A è un piccolo paese ai piedi delle Alpi. Una serata che nessuno, tra le poche migliaia di anime della cittadina, si dimenticherà mai, né Al, che quella squadra l'ha inventata e voluta, né Manolo, il Professionista, che ha rischiato di buttar via la propria esistenza per leggerezza e impulsività, né il La Tozza, il ragazzo del sud che il freddo e la nebbia del pedemontano mica li sopporta così bene, né i ragazzi della valle, i gioielli di casa, Daniele e Martino, né tutti gli altri. Perché come dice Don Sergio, il parrocco del paese: «il mondo non ferma mai a Regoledo». Gli Hunters hanno di fronte la corazzata Milano e ognuno di loro dovrà sconfiggere i propri fantasmi per poter sconfiggere l'avversario. «Quei maledetti 27 Out è fiction ed è il racconto fatto da un allenatore. Una vicenda corale, narrata dal suo cervello, per tutto quanto riguarda la tecnica e la tattica, e ancora di più dal suo cuore quando parla della vita di ciascuno dei suoi giocatori, vecchi e giovani, innamorati e disillusi, rabbiosi, intimoriti, cazzoni, filosofi, zingari» (dalla prefazione di Mario Salvini)